La figura dell’amministratore di condominio è obbligatoria per tutti gli stabili che hanno quattro o più appartamenti. Anche se alcuni amministratori di condominio non professionali svolgono l’attività presso il proprio stabile come prestazione occasionale, quando l’attività è svolta per stabili altrui è necessario aprire la partita IVA.
Ricordiamo che l’apertura della partita IVA è gratuita, infatti si può presentare fisicamente il modello AA9/12 direttamente in Agenzia delle Entrate, oppure chiedere a noi di aprirla senza costi aggiuntivi cliccando qui.
Il codice ATECO per Amministratore di Condominio
La partita IVA prevede almeno un codice ATECO, ovvero il codice che identifica l’attività svolta.
Il Codice ATECO per l’amministratore di condominio è 68.32.00 (Amministrazione di condomini e gestione di beni immobili per conto terzi), che include le seguenti attività:
- attività delle agenzie incaricate di riscuotere i canoni d’affitto;
- attività delle agenzie incaricate di gestire residence in multiproprietà;
- gestione dei servizi effettuati da terzi su immobili di proprietà altrui (property management, building management);
- attività degli amministratori di condomini.
Contributi previdenziali, la Gestione Separata
Ai fini previdenziali gli amministratori di condominio devono iscriversi alla Gestione Separata.
Questa gestione previdenziale INPS non prevede un versamento minimo annuo, ma solo un versamento versamento di contributi percentuale di circa il 26% sulla base del reddito prodotto nell’anno.
Puoi vedere l’articolo dedicato alla gestione separata, se vuoi capire meglio come funziona.
Amministratore di Condominio, conviene il regime forfettario?
Il regime forfettario è un regime agevolato che prevede un’aliquota di imposta ridotta (5% per i primi 5 anni e 15% successivamente), al quale si può accedere se si fattura meno di 65.000 euro. Per saperne di più puoi leggere questo articolo sul regime forfettario.
Il regime forfettario per gli amministratori di condominio è spesso il più vantaggioso, soprattutto se si deve aprire una nuova partita IVA o se si esercita la professione da meno di 5 anni.
Infatti il regime forfettario permette all’amministratore di condominio di pagare le imposte sul 86% dei compensi incassati nell’anno, situazione che risulta essere molto conveniente, se non si sostengono costi esagerati.
Ricordiamo che il regime forfettario non permette di detrarre l’IVA sugli acquisti e nemmeno di scaricare i costi delle spese, ma, d’altro canto, l’amministratore di condominio in questo regime dovrà emettere fattura senza applicare l’IVA e senza applicare la ritenuta d’acconto.