Sei sei un copywriter e vuoi aprire la partita IVA questo è l’articolo che devi leggere. Infatti, molto spesso, chi inizia la carriera del copywriter lo fa in prestazione occasionale. Finché è possibile, cerco sempre di consigliare di mantenere il lavoro come occasionale il più a lungo possibile, ma quando si inizia ad avere un entrata costante è d’obbligo l’apertura della partita IVA.
Ricordiamo che l’apertura della partita IVA è gratuita, infatti si può presentare fisicamente il modello AA9/12 direttamente in Agenzia delle Entrate, oppure chiedere a noi di aprirla senza costi aggiuntivi cliccando qui.
Il codice ATECO per Copywriter
La partita IVA prevede almeno un codice ATECO, ovvero il codice che identifica l’attività svolta.
Il Codice ATECO per il copywriter è 63.99.00 (Altre attività dei servizi di informazione n.c.a.), che include le seguenti attività:
- servizi di ricerca di informazioni su base contrattuale o a pagamento;
- servizi di rassegna e ritagli stampa eccetera.
Lo so, probabilmente non ti sembra una descrizione dell’attività perfetta per il copywriter, ma la realtà è che non ne esiste che calzi perfettamente questa professione. E’ necessario, quindi, trovare il codice più affine all’attività svolta e soprattutto più vantaggioso fiscalmente (e sono certo che sarai d’accordo con me su quest’ultimo punto).
Contributi previdenziali, la Gestione Separata
Ai fini previdenziali i copywriter devono iscriversi alla Gestione Separata.
Questa gestione previdenziale INPS non prevede un versamento minimo annuo, ma solo un versamento di contributi percentuale di circa il 26% sulla base del reddito prodotto nell’anno.
Puoi vedere l’articolo dedicato alla gestione separata, se vuoi capire meglio come funziona.
Copywriter, conviene il regime forfettario?
Il regime forfettario è un regime agevolato che prevede un’aliquota di imposta ridotta (5% per i primi 5 anni e 15% successivamente), al quale si può accedere se si fattura meno di 65.000 euro. Per saperne di più puoi leggere questo articolo sul regime forfettario.
Il regime forfettario per i copywriter è sempre il più conveniente, soprattutto se si deve aprire una nuova partita IVA o se si esercita la professione da meno di 5 anni.
Infatti il regime forfettario permette al copywriter di pagare le imposte solo sul 67% dei compensi incassati nell’anno, situazione che risulta essere, come anticipato poco sopra, molto conveniente.
Ricordo che il copywriter in regime forfettario, emettendo fattura senza IVA e senza ritenuta d’acconto, non può detrarre l’IVA sugli acquisti e scaricare i costi delle spese, ma non ci si può di certo lamentare.