Quasi sempre, chi vuole iniziare l’attività di agente assicurativo, è un subagente di assicurazioni con qualche anno di esperienza e già una partita IVA funzionante. In questo articolo capirai nel dettaglio cosa è necessario fare sia che si parta con una nuova attività, sia che si parta come subagente.
Ricordiamo che l’apertura della partita IVA è gratuita, infatti si può presentare fisicamente il modello AA9/12 direttamente in Agenzia delle Entrate, oppure chiedere a noi di aprirla senza costi aggiuntivi cliccando qui.
Il codice ATECO per Agenti Assicurativi
La partita IVA prevede almeno un codice ATECO, ovvero il codice che identifica l’attività svolta.
Il Codice ATECO per l’agente di assicurazione è 66.22.02 (Agenti di assicurazioni).
L’attività di agente di assicurazione si distingue da quella del subagente perché, a differenza del secondo che è un soggetto che collabora con l’agenzia assicurativa, il primo riceve mandato direttamente da una o più compagnie assicurative per la vendita dei propri prodotti.
Se l’agente assicurativo ha già una partita IVA come subagente sarà sufficiente chiedere la modifica del codice ATECO in Camera di Commercio e comunicare la variazione anche all’Agenzia delle Entrate.
Requisiti dell’Agente di Assicurazione
Per avviare l’attività di agente di assicurazione, però, sono necessari dei requisiti:
- è necessaria la lettera di incarico di almeno una compagnia assicurativa (da inviare alla Camera di Commercio);
- il superamento dell’esame professionale e la conseguente iscrizione alla sezione A del RUI (Registro Unico degli Intermediari assicurativi)
Contributi previdenziali, la Gestione Commercianti
Ai fini previdenziali gli agenti assicurativi devono iscriversi alla Gestione Commercianti.
Questa gestione previdenziale INPS prevede un versamento minimo annuo, di circa 3.850 euro (che può essere ridotto del 35% in caso si opti per il regime forfettario), ed un versamento percentuale sulla base del reddito prodotto nell’anno.
Puoi vedere l’articolo dedicato alla gestione commercianti, se vuoi capire meglio come funziona.
Agente Assicurativo, conviene il regime forfettario?
Il regime forfettario è un regime agevolato che prevede un’aliquota di imposta ridotta (5% per i primi 5 anni e 15% successivamente), al quale si può accedere se si fattura meno di 65.000 euro. Per saperne di più puoi leggere questo articolo sul regime forfettario.
Il regime forfettario per gli agenti assicurativi spesso è il più vantaggioso, ma dipende da come è strutturata la propria agenzia. Non potendo scaricare i costi sostenuti, infatti, bisogna fare le opportune valutazioni: tipicamente non conviene il regime forfettario per gli agenti che sostengono costi superiori al 50% dei propri ricavi.
Il coefficiente di redditività per regime forfettario da applicare agli agenti assicurativi corrisponde al 78%, quindi moltiplicando i ricavi dell’anno a questa percentuale è possibile trovare il reddito sul quale andranno calcolati i contributi inps e la tassazione sostitutiva (del 5 o del 15%).
L’agente di assicurazioni non applica l’IVA e, di conseguenza, non la detrae anche fuori dal regime forfettario, però applica la ritenuta d’acconto del 11,5%, se non ha dipendenti, o del 4,6%, se ha dipendenti, solo fuori dal regime forfettario.
Ho letto tante informazioni, interessanti ,ma non ho trovato risposta ad una domanda ,la contabilita’ che deve tenere l’agente assicurativo , e se si deve rivolgere per forza ad un commercialista o contabile e di conseguenza i costi.
Buongiorno Fabio,
volendo, l’agente assicurativo, potrebbe tenere la contabilità senza l’aiuto di un commercialista. Soprattutto se opera in regime forfettario.
Tuttavia è sconsigliato, in quanto gli adempimenti contabili e fiscali sono soggetti a continue modifiche che solo un professionista può conoscere e monitorare.
Per conoscere i nostri costi contattaci pure alla pagina Contatti
Grazie è stato molto illuminante, per un primo approccio alla materia. Silvana
Salve, le provvigioni passive date al subagente, si considerano ? vanno detratte a monte dal fatturato dell’agente ??
ad es. agente nel 2020 con 50.000,00 di fatturato, dà provvigioni passive al sub agente pari a -20.000,00 €, ;
l’agente paga 15% su 50.000 oppure sui 50 -20 = sui residui 30.000,00 € ???
Ringrazio cordialmente saluto
Buonasera,
se l’agente è in regime forfettario, purtroppo, non può dedurre le provvigioni retrocesse al subagente.
L’aliquota del 15% (o del 5% se nuova attività) è però da considerarsi, nel suo esempio, sul 78% di 50mila euro e non sul 100% (questo semplificando all’estremo, senza considerare l’INPS).
Cordiali saluti