E’ innegabile, in questo momento storico non esistono abbastanza programmatori e sviluppatori software per stare dietro alla domanda, in continua crescita, di digitalizzazione. Molti programmatori iniziano come prestazione occasionale, ma quando si capisce che può diventare la propria professione è necessario aprire la partita IVA. Valutiamo insieme come fare.
Ricordiamo che l’apertura della partita IVA è gratuita, infatti si può presentare fisicamente il modello AA9/12 direttamente in Agenzia delle Entrate, oppure chiedere a noi di aprirla senza costi aggiuntivi cliccando qui.
Il codice ATECO per Sviluppatore Software
La partita IVA prevede almeno un codice ATECO, ovvero il codice che identifica l’attività svolta.
Il Codice ATECO per lo sviluppatore software è 62.01.00 (Produzione di software non connesso all’edizione).
Questa codice include le attività di scrittura, modifica, verifica, documentazione e assistenza di software:
- progettazione della struttura e dei contenuti e/o la compilazione dei codici informatici necessari per la creazione e implementazione di: software di sistema (inclusi gli aggiornamenti), applicazione di software (inclusi gli aggiornamenti), database, pagine web;
- personalizzazione di software, esempio modificando e configurando un’applicazione esistente in modo che essa sia funzionale all’ambiente del sistema informativo dei clienti.
Chi avvia questo tipo di attività può svolgere anche l’attività di web designer, ma, come vedremo nel capitolo relativo al regime forfettario, l’attività di programmatore è molto più conveniente.
Contributi previdenziali, la Gestione Separata
Ai fini previdenziali i programmatori e sviluppatori software devono iscriversi alla Gestione Separata.
Questa gestione previdenziale INPS non prevede un versamento minimo annuo, ma solo un versamento versamento di contributi percentuale di circa il 28% sulla base del reddito prodotto nell’anno.
Puoi vedere l’articolo dedicato alla gestione separata, se vuoi capire meglio come funziona.
Sviuppatore Software, conviene il regime forfettario?
Il regime forfettario è un regime agevolato che prevede un’aliquota di imposta ridotta (5% per i primi 5 anni e 15% successivamente), al quale si può accedere se si fattura meno di 65.000 euro. Per saperne di più puoi leggere questo articolo sul regime forfettario.
Il regime forfettario per gli sviluppatori software è sicuramente il più vantaggioso, soprattutto se si deve aprire una nuova partita IVA o se si esercita la professione da meno di 5 anni.
Basti pensare che nel regime forfettario per sviluppatori software il reddito sul quale calcolare le imposte corrisponde solo al 67% dei compensi incassati nell’anno, ma senza la possibilità di dedurre alcun costo o di detrarre l’IVA. Per richiamare ad esempio il web designer, quest’ultimo paga le imposte sul 78%.
In questo regime, il programmatore e sviluppatore software dovrà emettere fattura senza applicare l’IVA e senza applicare la ritenuta d’acconto.