Spesso chi inizia a lavorare come web designer in proprio lo fa saltuariamente, come prestazione occasionale. Quando il lavoro inizia a ingranare però è necessario aprire la partita IVA. Cerchiamo di capire come fare e quali sono i costi da sostenere.
Ricordiamo che l’apertura della partita IVA è gratuita, infatti si può presentare fisicamente il modello AA9/12 direttamente in Agenzia delle Entrate, oppure chiedere a noi di aprirla senza costi aggiuntivi cliccando qui.
Il codice ATECO per Web Designer
La partita IVA prevede almeno un codice ATECO, ovvero il codice che identifica l’attività svolta.
Il Codice ATECO per il web designer è 74.10.21 (Attività’ dei disegnatori grafici di pagine web).
L’attività di web designer non si limita alla progettazione grafica dei siti web, ma comprende lo sviluppo, anche in diversi linguaggi di programmazione, del back-end di un portale. Se l’attività, però, supera la semplice realizzazione di siti o portali web, diventando una vera e propria progettazione di software (ad esempio applicazioni web complesse) è necessario indicare il codice ATECO dei programmatori e consulenti informatici.
Contributi previdenziali, la Gestione Separata
Ai fini previdenziali i web designer devono iscriversi alla Gestione Separata.
Questa gestione previdenziale INPS non prevede un versamento minimo annuo, ma solo un versamento versamento di contributi percentuale di circa il 26% sulla base del reddito prodotto nell’anno.
Puoi vedere l’articolo dedicato alla gestione separata, se vuoi capire meglio come funziona.
Web Designer, conviene il regime forfettario?
Il regime forfettario è un regime agevolato che prevede un’aliquota di imposta ridotta (5% per i primi 5 anni e 15% successivamente), al quale si può accedere se si fattura meno di 65.000 euro. Per saperne di più puoi leggere questo articolo sul regime forfettario.
Il regime forfettario per i web designer è il più vantaggioso, soprattutto se si deve aprire una nuova partita IVA o se si esercita la professione da meno di 5 anni.
Un’altra considerazione da fare sul regime forfettario per web designer è che il reddito sul quale calcolare le imposte corrisponde al 78% dei compensi incassati nell’anno, ma senza la possibilità di dedurre alcun costo o di detrarre l’IVA.
In questo regime, il web designer dovrà emettere fattura senza applicare l’IVA e senza applicare la ritenuta d’acconto.